sabato 27 febbraio 2016

Multi feed

I satelliti per telecomunicazioni, sono in orbita geosincrona.
Un'orbita geosincrona, significa che il satellite mantiene la sua posizione, rispetto alla terra.
Poichè la terra ruota sul proprio asse, compiendo una rotazione completa in 24 ore, i satelliti geosincroni per telecomunicazioni, posizionati sulla verticale dell'equatore terrestre, devono fare altrettanto, cioè orbitare con la stessa velocità angolare.
La posizione sulla verticale dell'equatore, a circa 36000Km d'altezza, è una collocazione che permette di mantenere l'orbita geosincrona col minor utilizzo di energia. Una sorta di punto d'equilibrio, dove la forza centrifuga (dovuta alla velocità del satellite) e l'attrazione terrestre si equivalgono.
Il primo ad intuire l'esistenza di questa orbita e ad immaginarne un utilizzo, fu Sir Arthur G. Clarke https://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_C._Clarke
Salvo guasti, la vita operativa di un satellite geosincrono, dipende dal carburante a bordo, che serve a dare quelle piccole correzioni di posizionamento e velocità, necessarie ad evitare che il satellite precipiti verso la terra, o si perda nello spazio.



Dalla terra, l'orbita geosincrona (o fascia di Clarke) appare in modi diversi a seconda della latitudine in cui ci si trova. All'equatore, ha la forma di una linea retta, che va da est a ovest, passando per la verticale del punto in cui ci si trova. Alle nostre latitudini, ha invece una forma a campana



Una parabola offset, non è altro che una piccola porzione di una parabola "primo fuoco" di grandi dimensioni.



Fra i vantaggi delle parabole offset, i più rilevanti sono:

1) L'antenna "captante", più correttamente detta illuminatore (entrcontenuta negli LNBF) punta maggiormante verso l'alto, cioè verso il cielo, una zona "fredda", cosa che contribuisce a non degradare la temperatura di rumore dell'antenna (illuminatore-parabola)
2) Il disco, pur puntando decisamente più in alto di quanto appare (angolo di offset), è decisamente più verticale rispetto ad una parabola prime focus, cosa che risolve il problema dell'accumulo di neve alle latitudini medio alte e quallo dell'accumulo di acqua vicino all'equatore, dove il disco prime focus, puntando sulla verticale (o giù di li) diventa una sorta di bacinella.
3) La perdita di guadagno nei fuochi secondari, cioè puntando un satellite spostando l'illuminatore piuttosto del disco, drammatico nelle prime focus, è piuttosto contenuta, quantificabile al massimo in un paio di dB entro -+ 8° dal fuoco primario.

Volendo creare un sistema di ricezione satellitare multifeed, entro 8-10° (16-20° complessivi) è perfettamente inutile spendere per acquistare una parabola toroidale. Bisogna però tener conto che per ogni satellite, oltre al puntamento in azimut, potremmo avere una diversa elevazione.
Limitandosi ad affiancare gli LNB, cioè tenendo conto solo dell'azimut e trascurando la diversa elevazione dei satelliti, può accadere che l'LNB si troverà fuori dal fuoco secondario.

Poniamo il caso di voler realizzare un multifeed: 13E, 19E, 23,5E 28,2E e che il luogo di ricezione corrisponda a Lat 44.550N Long. 10.897E
I puntamenti, saranno i seguenti:

28.2°E  Azimut = 159.06°  Elevazione = 35.88
23.5°E  Azimut = 162.32°  Elevazione = 37.19
19.2°E  Azimut = 168.25°  Elevazione = 38.05
13.0°E  Azimut = 177.00°  Elevazione = 38.68

E' da notare che la differenza in azimuth NON corrisponde affatto a quella orbitale, perchè le posizioni relative di azimut ed elevazione, dipendono dalla longitudine della postazione ricevente.
Come è facile vedere, il classico dual feed HB-Astra, dove la differenza di posizione orbitale sono 6°, a Lat 44.550N e Long. 10.897E ha una diffenza in azimut di 8,75°.
Inoltre, la differenza in elevazione tra il satellite a 13°E e quello a 28.2°E è di 2,8°. Chiunque ha una parabola, anche un semplice mono feed a 13°E, con un disco da 60cm, avrà constatato che non riceve nulla dal satellite a 16°E. Ciò significa che un errore di soli 3°, anche con un disco di soli 60cm, comporta un'attenuazione enorme rispetto al segnale ottenibile mettendo l'illuminatore (LNBF) nel fuoco primario o secondario. Se basta una 60 cm per rendere un errore di 3° sufficiente a NON ricevere, con parabole di maggiori dimensioni, il problema diventa ancor più importante.
Pertanto, se la differenza in elevazione è ridotta, cioè se i satelliti da ricevere appaiono vicini ed al culmine della campana (fascia di clarke) non è un problema utilizzare i classici supporti per LNB, dove è possibile regolare soltanto la posizione azimutale. Nel caso in cui i satelliti da ricevere abbiano differenze di elevazione superiori ad 1°, diventa obbligatorio un supporto multifeed dove gli LNBF possano essere regolati anche in altezza (elevazione) oltre che in azimut.



Considerando però, che i "vantaggiosi" fuochi secondari delle parabole offset, risiedono solo su un piano, la soluzione ottimale sarebbe quella di poter inclinare tutto il disco, in modo tale che pur variando l'elevazione di per ogni satellite, tutti gli LNB siano su quel piano ottimale.

In commercio, esiste una parabola offset con questa possibilità, ma il suo prezzo è superiore a quello di una parabola toroidale, che mantiene il proprio guadagno per una differenza angolare ben superiore ai 20° tipici di una semplice offset.

Chi ha dimestichezza di bricolage "metalmeccanico" e dispone di una saldatrice ad elettrodi e di una troncatrice (in alternativa va bene anche una smerigliatrice angolare, con disco di taglio e base di supporto), può facilmente ed economicamente trasformare un'economicissima parabola offset da 80cm (tipicamente 20€) o da 100cm (35-50€).

L'operazione consiste nel tagliare il supporto che ancora la parabola al palo di sostegno, in prossimità della staffa che si appoggia al palo, saldando due piastre di acciaio da 10x10cm (1€ cad. al Brico) ai tronconi del supporto. Alle piastre vanno praticati 3 fori (suggeirirei da 8.5mm) di cui uno centrale, che farà da perno, alla piastra che verrà saldata al troncone verso il palo, i due fori dovranno essere trasformati in due asole semicircolari. Praticamente parlando, alle nostre latitudini e per l'esempio fatto 13E-28E, l'inclinazione del disco è alquanto limitata (circa 5-6°), pertanto, al posto delle asole, basterà allargare i fori da 8,5mm, utilizzando una spessa rondella come quella nell'immagine qui sotto. 




La messa a punto (inclinazione) sarà perfetta, quando l'elevazione del disco sarà la stessa per i satelliti agli estremi.









23 commenti:

  1. Mi è chiaro il concetto che hai descritto e i miei ricordi sono andati ad un vecchio programma della Swedish Microwave che elaborando le coordinate di ricezione restituiva i dati di puntamento di una parabola, dual feed compreso. Purtroppo quel programma non “gira” sotto W7 e successivi e per poterlo avviare dovrei ripristinare un vecchio eeepc sul quale c’è W XP. Da un appunto che avevo annotato su un quaderno, per puntare un dual feed Astra-HB con una parabola da 80 cm, avevo ricavato che, nel caso di Torino, i due LNB devono essere distanti 79 mm. e disassati in altezza di 2,6 mm.
    Da questi dati si ricava che l’angolo è pari a 1,885° e seguendo la tua spiegazione, se tanto mi dà tanto, con quell’angolazione, nel caso di Torino, ci si allinea alla porzione di fascia di Clarke interessata.
    Ho, però, un dubbio anzi due, anzi tre:
    -confrontando i dati del programma il cui nome è Smwlink con un LNB monoblocco per due satelliti distanti 6°, c’è una differenza di 14 mm. sulla distanza (79 contro 65)
    -la parabola usata nella simulazione di smwlink era una offset e questo aspetto è discordante con il tuo concetto perché se ho capito bene, con una offset non dovresti disassare gli LNB ma ruotare l’intera parabola.
    -se osservo il puntamento di Astra e HB da Torino, l’elevazione differisce tra i due di soli 0,9° e non 1,885 come previsto da Smwlink.
    Ora, nel caso da me descritto, non ero riuscito a trovare/modificare un supporto per due LNB e ho montato il monoblocco e nel tentativo di ruotarlo in modo da disassare i due “occhi” non sono riuscito a rilevare differenze apprezzabili tra i 2 occhi in piano o disassati di quei 2,6 mm.
    L’antenna era una emmeesse di cui non ricordo il modello ma era 80 cm e il dual-feed era un Fracarro ma anche qui non ho appunti riguardo il modello.
    Cosa ti viene in mente?

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  2. La distanza lineare, cioè la spaziatura fisica, dipende da quanto è lontano il supporto degli lnb, rispetto al disco.
    Per farla semplice, se nel mio esempio gli 8.75° restano sempre gli stessi, la spaziatura corrispondente a 8,75° cambia se usiamo un disco da 60, da 80, da 100, etc etc, perchè è differente la distanza del fuoco.
    Come ho scritto, una differenza entro 1° non giustifica un supporto regolabile in altezza, o l'inclinazione di tutta la parabola. Probabilmente, non hai notato differenze, perchè disassando gli LNB correggevi l'elevazione ma compromettevi la spaziatura, visto che nel triangolo immaginario costituito il "cateto-spaziatura" diventava "ipotenusa", andando a determinare una distanza minore di quella ottimale fra gli LNB.

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    1. Hai ragione nel dire che cambiando diametro cambia la distanza ma ciò non mi aiuta a chiarire i dubbi.
      Ho una parabola da 80 e un LNB monoblocco a 6° e/o due lnb singoli.
      La differenza di elevazione tra Astra e HB è 0,9° ma se seguo le indicazioni di Smwlink devo disassarli di un angolo che corrisponde a 1,885°.
      La distanza tra i due LNb è 79 mm in un caso e nell'altro si riduce a 65. E' qui che mi perdo perchè non ho usato due parabole diverse.
      Secondo il tuo metodo che le grandezze sono ancora diverse e per cui mi perdo nella ricerca di dati che sembrano non essere congruenti.
      Ho scritto "mi sembrano" perchè sono certo che mi sfugge qualcosa...

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    2. Il monoblocco a 6° non esiste.
      Esiste un dispositivo, con due LNB integrati, spaziati di un tot.
      Se quel tot, corrisponde alla distanza angolare, fra gli azimut di due satelliti, per una certa parabola in una data località, ti consentirà di ricevere.
      Domani, con calma, spiegherò meglio.

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    3. Il Fracarro che avevo montato era venduto per i 19,2/13° oppure 13/7° e probabilmente era il modello MBUZ. Su questo monoblocco l'interasse fra gli "occhi" era 65 mm. contro i 79 che indicava il programma SMW.
      Oggi, a catalogo Fracarro, esistono 3 modelli (singolo, twin e quad) tutti concepiti per distanza orbitale di 6° ma di questi non trovo dati sulla distanza tra gli "occhi".
      Mi sembra di ricordare che il vecchio modello era addirittua spacciato per parabole ??da 60 a 85 cm??

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  3. Ripeto il concetto.
    1) La distanza angolare, cioè in gradi, fra due satelliti in orbita geosincrona è una cosa, la differenza angolare nel puntamento azimutale tutta un'altra cosa. Ha più senso parlare di un monoblocco HB-Astra, che di monoblocco da 6°.
    2) Sulla terra, a seconda della località (lat/long), la direzione di azimut per un dato satellite è differente. Ad esempio, a Torino, trovi circa a SUD (181° cioè un pelo a sud ovest) il satellite in orbita a 7°Est, mentre a Taranto, quel satellite, è a circa 196° di azimut, cioè 16° più ad Est.
    Facciamo un esempio pratico di puntamenti azimutali per un dual feed 13E - 19E.
    Torino: 13E = 172.5° 19E = 164° differenza = 8.5° (elevazioni: 37.9° e 36.9°)
    Taranto: 13E = 186.4 19E = 176.9 differenza = 9.5° (elevazioni: 43° e 43.2°)

    A Taranto, la differenza in azimut è di 9.5°, mentre l'elevazione è praticamente la stessa.
    A Torino, la differenza in azimut è di 8.5°, mentre l'elevazione è diversa, circa 1° (non molto trascurabile, se la parabola comincia ad avere una direzionalità significativa, diciamo da 1m in sù).

    Stabilito che la distanza angolare nei puntamenti azimutali è di tot°, bisogna andare a vedere a quanti cm di distanza corrispondono, nella spaziatura fra gli LNB.
    Data la distanza del supporto LNB dal disco, basta applicare la formula trigonometrica del seno, per sapere quanti cm sono 8,5°.
    E' quindi ovvio, che la distanza degli LNB in un monoblocco, è accettabile per una sola misura di parabola e per una gamma di località, non troppo distanti fra loro.
    Un monoblocco HB-Astra (19E) calcolato (bene) per l'Italia e per un disco da 80cm NON funziona correttamente, nè per parabole più piccole, nè per parabole più grandi.
    Inoltre, man mano che aumenta il diametro del disco, le approssimazioni diventano sempre meno accettabili, ovvero, il monoblocco funzionerà male, o non funzionerà affatto.

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    1. Ok, prendiamo una distanza supporto/disco pari a 550 mm.
      Un angolo di 8,5° a 550 mm corrisponde ad una distanza tra gli LNB di 81 mm e con un angolo di 9,5° si ottiene una distanza pari 91 mm.
      Il monoblocco Fracarro vecchio aveva gli occhi distanti 65 mm e di quelli nuovi ho trovato una scheda tecnica che riporta 63 mm.
      Per ottenere una distanza di 65 mm tra gli LNB dovremmo avere un supporto di circa 440 mm e non credo che quella parabola da 80 cm avesse un braccio così corto (potrei ricordare male e non ho al momento alcuna parabola per prendere una misura seppur indicativa) ma mi sembra strano.
      A Taranto non saprei ma a Torino quell'LNB ha funzionato, non so se al meglio ma per quanto mi risulta quell'antenna è ancora lì che funziona.
      In ogni caso, siccome non esiste una versione "sabauda" e nemmeno "salentina", come fa Fracarro a vendere un prodotto senza preoccuparsi di dove verrà installato?
      Forse le tolleranze che io immagino piccole sono in realtà tolleranti sino al punto di sopportare differenze di anche 91-65=26 mm.?

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  4. La distanza da prendere in considerazione, NON è il braccio che regge l'LNBF, ma quella che va dal supporto LNBF al disco, insomma, come se LNB si allungasse fino alla parabola.
    Se vuoi toglierti la soddisfazione di misurare esattamente e di trovare le posizioni in modo geometrico, basta incastrare nel supporto LNB un tubino di alluminio od un tondino, lungo abbastanza da arrivare al disco. Segni il punto in cui il tubino tocca il disco, poi, con un cordino od un altro tubino, formi un angolo di 8,5° e sul braccio che sostiene gli LNBF, segni la posizione dove andrebbe l'altro.
    Se la distanza dal disco è di 55cm, allora, gli LNB vanno distanziati (centro-centro) di 8,13cm.
    Non ho una 80cm sottomano per fare misure, ma penso che la distanza LNB/disco sia inferiore a quella che hai supposto. Inoltre, molte delle parabole date come 80cm, sono in realtà un po' più piccole. Posso però garantirti, che il classico monoblocco, spaziato di 65mm, su una parabola da 60 funziona molto male, anche decidendo deliberatamente di puntare male entrambi i satelliti.
    Per le classiche 60cm, gli LNB standard, devono stare affiancati, pratcamente toccarsi.
    Detto questo, un paio di gradi d'errore, spalmati al 50% su HB e Astra (1° cadauno), satelliti con segnali molto forti, ricevibili anche con dischi da 40cm (e meno), non impediscono certamente la ricezione, anche se così facendo, si perde il margine di protezione che si potrebbe avere in caso di precipitazioni atmosferiche.

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  5. Scusa, ho usato il termine "braccio" e "supporto" ma, credimi, avevo e idee chiare e intendevo proprio la distanza che hai descritto tu.
    Ho fatto l'esempio di una distanza di 550 mm per potermi avvicinare ai dati che avevo ricavato dal programma SMW che prevedeva 79 mm che sono ben diversi dalla distanza reale dei 2 occhi del dual-feed che invece sono a 65 mm di distanza. Perchè si possano ricevere quei due satelliti con 65 mm di interasse tra gli LNB, la distanza supporto/disco deve essere obbligatoriamente 440 mm ed è questa misura che mi sembra strana per quella parabola da 80 cm che avevo usato. Con i calcoli mi fermo a Torino e al momento, a Taranto, non ci voglio pensare.
    Nemmeno tu hai una parabola sotto mano ma credo che anche con le misure in mano non si riuscirà a dimostrare cosa succede se non montando un'antenna (la stessa)con un LNB dual-feed e poi con 2 LNB singoli con relativo supporto. Credo che soltanto così si potrà fare un confronto nelle due diverse condizioni dell'LNB sul fuoco secondario.
    Ok, rimandiamo in parte il discorso; se riusciamo ad avere almeno la distanza dal disco, dipaneremo in parte la matassa.

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  6. ...posso però darti per certo, che sul multifeed con la 100, quello nelle foto, le posizioni teoriche calcolate e tracciate con un pennarello, secondo il ragionamento di cui sopra, sono risultate praticamente perfette anche all'atto pratico.

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  7. Ben mi guardo da mettere in dubbio ciò hai scritto, più che altro era per capire le tolleranze di queste misure che a quanto pare sono ampie. Nel frattempo ho fatto un giro sul web e ho visto che praticamente tutte le parabole da 80 cm hanno una distanza focale mediamente di 468 mm che corrispondono a circa 69 mm di distanza tra i due LNB. Ricorderai che un paio d'anni fa ti parlai di un impianto 13/5° Est per tirar su alcuni canali ucraini; in quel caso avevo due LNB singoli e un supporto scorrevole.
    Ottimizzai tutto sul campo ma proprio non mi è venuto in mente di rilevare la distanza tra i due LNB però a occhio potevano essere una dozzina di centimetri con una parabola da 100. Della 100 cm di cui hai parlato, sai la distanza focale?

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Forse l'ho scritto su un foglio, ma è insieme alla parabola, ad 80 Km da qui. Prossimamente la installo nella sua collocazione definitiva, quindi, ci potrò dare un'occhiata.

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    3. La distanza focale della parabola da 100cm, è pari a 73cm.

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    4. Quindi con un fuoco di 73 cm e una differenza azimutale di 8,5° dovremo posizionare gi lnb con un interasse pari a 10,79 cm e con una differenza di 9,5° li posizioneremo a 12,04 cm.
      Se montassimo un monoblocco con interasse di 65 mm saremo fuori fuoco rispettivamente di 4,29 e 5,5 cm.
      Nel frattempo ho ripritinato il vecchio pc con Windows XP e domani installerò il programma SMWlink. Spero di poter risalire al fuoco dell'antenna da 80 cm usata per la simulazione in modo da poter capire se i 79 mm di interasse tra gli LNB calcolati dal programma sono coerenti con tutto ciò che abbiamo scritto... e mi aspetto che sia proprio così. Dopodichè chiederemo a Fracarro e a tutti gli altri produttori come fanno a vendere lo stesso monoblocco in tutta Italia ;-)

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    5. Infatti, i monoblocco sono legati alla distanza focale e quelli per una 80cm NON funzionano, nè su una 100cm, nè su una 60cm.
      In una 80, l'errore in cui si può incorrere, per via della diversa posizione geografica ricevente (lat/long), è mascherato dal fatto che i segnali di Astra a 19E ed Hot Bird a 13E, sono forti a sufficienza per trascurare la perdita di segnale ed il degrado di S/N.

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  8. Scusa, ho preso un abbaglio sulla distanza focale.
    Allego un link (spero non sia vietato) con una tabella:

    http://www.mitan.info/prodotti/parabole/

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    1. Personalmente, non ho nulla in contrario.

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    2. Ho rifatto le simulazioni già fatte a suo tempo e mi sono accorto di aver riportato erroneamente una distanza di 79 mm tra due LNB per puntare i 13 e 19,2°.
      Erano dati di un’altra installazione dual-feed con satelliti diversi.
      In compenso stavolta ho eseguito degli screen-shot che in modo univoco descrivono la situazione riscontrata.
      In primis l’immagine dell’antenna che è una 85 cm con distanza focale pari a 42,5 cm
      [img]http://i.imgur.com/w1AO8Km.jpg[/img]
      Prima di effettuare le simulazioni “dual feed” da Torino e Taranto ho simulato la ricezione singola di Hotbird e Astra da entrambe le località per essere sicuro che non ci fossero problemi di impostazionii varie e i dati di puntamento sono risultati coerenti con altri tools disponibili sul web.
      Chiaramente anche con questo tool, la differenza di azimuth tra i due satelliti visti da Torino è 8,5° e da Taranto 9,5.
      In seguito ho simulato la ricezione 13/19,2° Est da Torino e i dati relativi sono riportati nell’immagine seguente:
      [img]http://i.imgur.com/mREZH1p.jpg[/img]
      Come si può vedere, il programma indica che l’angolo tra i due satelliti (visti da Torino) è pari a 6,8°, gli LNB sono distanziati di 61 mm e disassati di 9,1.
      La stessa simulazione da Taranto è visibile nell’immagine sottostante:
      [img]http://i.imgur.com/fITSwTy.jpg[/img]
      In questo caso, l’angolo tra i due satelliti (visti da Taranto) è 6,9°, la distanza tra gli LNB è 62 mm con disassamento di 1,2 mm che a giudicare dalla grafica dovrebbero essere -,12 in quanto l’LNB secondario è disegnato più in basso rispetto a quello principale (nell’immagine di Torino è al contrario).
      Ora mi chiedo, come è possibile che nonostante la differenza azimutale tra i satelliti rispettivamente di 8,5 e 9,5°, il programma dica che l’angolo tra i due satelliti visti da Torino e Taranto sia circa uguale?
      Purtroppo non conosco altri tools che facciano lo stesso tipo di elaborazione per un’installazione di un sistema dual-feed e al momento si direbbe che hanno ragione i costruttori che producono monoblocchi con interasse 63-65 mm.
      La trigonometria non può sbagliare (magari ho sbagliato io ad applicarla) e da qualche ci deve essere un inghippo…
      Maurizio, dipana la matassa ;-)

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    3. C'è poco da dipanare, trattandosi di un calcolo banale, per il quale non servono programmi, una volta trovato il puntamento in azimut.
      Per il 13E, da Torino il puntamento mi risultava 172.5° mentre per Astra a 19E risultava 164°
      Da Taranto, l'azimut del 13E è 186.4 mentre per Astra a 19E è 176.9
      172,5° - 164° = 8,5°
      186,4° - 176,9° = 9,5°
      Supponendo una d-focale di 521mm (il tuo link delle parabole mitan) avremo:
      Torino = Sin 8,5° x 521 = 77mm
      Taranto = Sin 9,5° x 521 = 86mm

      Ovviamente, se la differenza in azimut fosse 6,8° allora il risultato sarebbe:
      Sin 6,8° x 521 = 61,9 mm

      Non so che valori Lan/Long tu abbia inserito nel programma per Torino, ma con i puntamenti di azimut sopra indicati, il risultato non può che essere quello.
      In sostanza, o sono sbagliati i valori di puntamento che avevo calcolato io, oppure c'è qualcosa che non va in quelli del programma SMW.
      Il calcolo della distanza lineare fra gli LNB, torna perfettamente.

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  10. Le coordinate che ho inserito nel programma per la ricezione dual-feed sono le stesse che simulando la ricezione di un solo satellite mi hanno dato come risultato, numeri perfettamente coerenti con i tuoi, quindi non dovrebbero essere sbagliate.
    L'antenna usata ha una focale di 42,5 cm e di conseguenza:
    Sin 8,5° x 425 = 62,8 mm
    Sin 9,5° x 425 = 70,14 mm
    Nel caso di Torino (62,8 mm) più o meno ci siamo ma nel caso di Taranto (giustamente, secondo la differenza azimutale) siamo 70,14.
    Quello che mi porta fuori strada è la scritta visibile nelle immagini "Angle between the satellites seen from...) che nel caso di Torino è 6,8° e per Taranto è diversa di solo 1/10 di grado (6,9°)
    La domanda che viene spontanea è:
    come si fa a sostenere che nonostante le diverse differenze di azimuth tra i satelliti nelle due località di ricezione, l'angolo tra i due satelliti sia circa uguale?
    E' il programma che sbaglia?

    P.S. nel frattempo sono risalito all'errore che avevo commesso nel dire che avevo ottenuto una distanza di 79 mm tra i due LNB.
    In realtà 79 mm erano frutto di altri due satelliti mentre nel caso di Astra/HB mi veniva fuori un gap di 75 mm perchè avevo lasciato impostata un antenna da 100 cm.
    Benedetto l'amico che aveva conservato le stampe generate con il programma SMW.

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    1. Usando un applicazione che si chiama satcalc, scaricata da qui http://www.dxmartin.at/, ottengo i seguenti dati.
      Da Torino:
      HB = 172,49 Astra 19,2E = 163,93 (8.56°)
      Da taranto :
      HB = 186,53 Astra 19,2E = 177,0 (9.53°)

      Se la focale è 425mm, la distanza lineare tra gli LNB sarebbe rispettivamente di 63mm e 70.36mm
      Un LNB con una spaziatura di 62,5mm funziona bene a Torino e funziona lo stesso, ma meno bene, a Taranto.
      Che genere di calcoli esegua il programma svedese non lo so, ma se non ha "toppato" anche Satcalc nel fornire i puntamenti, sono sicuro sulla correttezza dei miei.

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